La Vita di Campagna in Italia



Specificita’ dell’attivita’ economica dei coltivatori diretti Italiani


Negli ultimi 50 anni il benessere delle famiglie contadine in Italia e’ costantemente migliorato. Uno dei motivi principali dell’elevazione del livello di vita nella campagna e’ stato il pluriennale e finalizzato lavoro dei sindacati, nei quali si uniscono i salariati dipendenti, che lavorano nelle citta’ e nelle campagne. I sindacati ed alcuni partiti politici difendevano i diritti dei lavoratori di campagna, ottenendo l’aumento delle paghe del lavoro dipendente e l’istituzione di diverse agevolazioni per gli abitanti della campagna. Il ruolo guida di questo corso lo hanno avuto il Partito Comunista Italiano ed i Sindacati della «CGIL», che riunivano a se i lavoratori delle campagne e delle citta’. Tuttora i sindacati difendono gli abitanti della campagna dai rischi, inevitabili durante il lavoro dell’agricoltura, in quanto questo settore dipende dai capricci del tempo.


50 anni fa gli abitanti delle campagne dell’Italia erano molto poveri. In molti di questi sono comparsi i propri trattori ed altri mezzi tecnici, molte famiglie figurano come ditte familiari, i prodotti del quale vanno all’esportazione. Nella fattispecie, le produzioni di alcune ditte familiari Italiane furono rappresentate nelle esposizioni a Mosca.
Per cio’ che riguarda il livello di vita delle famiglie contadine in Italia nella fase contemporanea, da noi, purtroppo, ancora oggi si conserva la differenzazione tra il Nord del paese, ed il Sud e la Provincia di Roma. Il Nord dell’ Italia e’ zona piu’ ricca. Il differente sviluppo delle regioni e’ condizionato storicamente – dal fatto che gran parte dell’ Italia Settentrionale faceva parte dell’Impero Austro-Ungarico, uno dei paesi piu’ sviluppati di quel tempo , le regioni del Sud invece appartenevano alla Spagna, la quale , poco alla volta perse la propria antica potenza.


Voglio raccontare in modo un po’ dettagliato circa la vita di campagna nelle cosidette «isole felici» - nelle regioni della Toscana e dell’ Emilia-Romagna. I capoluoghi di queste regioni – sono i centri storici : Firenze e Bologna. Queste regioni si distinguono per una grande autonomia regionale, a differenza di altre formazioni territoriali in Italia. Nel secolo scorso in queste regioni , la maggioranza degli abitanti delle campagne , si organizzarono in cooperative. Se in Russia nel periodo della Perestroyka per cooperativa veniva sottintesa come una fase di passaggio dal Socialismo al Capitalismo, in Italia , negli anni 70-80 per cooperazione ci si avvicinava ad un’altra base ideologica. Li’ le cooperative le chiamavano come «un passo verso il Socialismo». Le cooperazioni nell’agricoltura Italiana si rivelarono molto effettive. Al giorno d’oggi le piu’ prsoperose dal punto di vista economico si rivelarono proprio queste regioni, dove prevalsero le cooperative. Oggi , da noi dicono che «il contadino vive come un signore». Ogni abitante della campagna, con qualche rara eccezione, ha la sua casa, le attrezzature tecniche per l’agricoltura, il proprio mezzo di trasporto. E’ apparsa la tendenza di «ritornare nelle campagne» - gli abitanti delle citta’ cercano di comperare la casa in campagna, vivere in condizioni ecologiche piu’ confortevoli. L’acquisizione di un lotto di terreno e di una casa in campagna e’ diventato un investimento di capitali vantaggioso.
Il ruolo fondamentale della vita di un contadino, fu determinato dalle strade. All’inizio degli anni ’70 del secolo scorso, le strade, che collegavano la campagna alla citta’, erano anguste strette, gli autobus passavano di rado. Al giorno di oggi son state costruite molte strade larghe, gli autobus passano piu’ di frequente, ma la gente usa di meno questi servizi, in quanto quasi tutti hanno il proprio mezzo di trasporto. Le strade larghe forniscono cosi’ agli abitanti di campagna dei posti di lavoro. Adesso avere una propria officina di riparazione delle automobili e’ molto conveniente e prestigioso tra gli abitanti della campagna. Nella nostra zona , in due chilometri possono essere site fino a dieci autofficine.


Adesso nella campagna le comunicazioni sono sviluppate, si puo’ dire che, si sta eliminando il limite tra gli abitanti dei villaggi e quelli delle citta’. I contadini, grazie al fatto, che in ogni casa c’e’ un televisore, molti hanno il computer, usano Internet, gia’ non si sentono isolati dalla civilizzazione, ora sono al corrente di tutte le novita’, possiedono tutte le informazioni, accessibili agli abitanti di citta’. A questa condizione, gli abitanti perdono la propria identita’. Da noi sta scomparendo la tradizione delle feste contadine. Negli ultimi decenni , la gioventu’ contadina viaggia in macchina nelle feste di citta’, a loro non interessa piu’, ad esempio, celebrare la festa della raccolta dell’uva.


Tutto sommato , si puo’ parlare di processo di assimilazione reciproca tra la citta ed i villaggi in Italia. Circa il benessere materiale, il livello di vita delle famiglie di citta’ e di campagna e’ in pratica uguale, per cio’ che riguarda l’accessibilita’ ai servizi nella sfera dell’istruzione , della salute e della cultura, anche in questo il contadino non si sente deprivato. A sua volta, l’abitanbte di citta’ tende a mettere su casa in un villaggio. In questo processo di sviluppo ci sono i ‘pro’ ed i ‘contro’.



Pubblicato (in Lingua Russa) su :

Российский Государственный Социальный Университет

Материалы

IV Международного конгресса : "Российская семья"

Сельская семья : традиции и современность

в контексте реализации приоритетных проектов Российской Федераций

Москва , 12-13 Апреля 2007 г.

Алессио Аморетти - менеджер, магистр культуры, Италия

Издательство Российского Государственного Социального Университета - Москва 2007 г.



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