La Casa ed il Lavoro a Mosca



Per quanto riguarda me personalmente , lavoro in una radio e guadagno non tanto (calacolando la paga a ore son pagato anche bene – io sono annunciatore) , ma arrottondo le mie entrate con le traduzioni (dal Russo all’ Italiano) e con piccole parti (cinema , reclame etc) , ho il mio web-site con le mie foto e di li’ il regista di turno mi puo’ trovare ALIATON.NAROD.RU vedere le foto ed eventualmente chiamare.
Ho fatto uno sketch stupidissimo che mi frutto’ 1.000 $ con un ora di lavoro intenso !
Per le traduzioni ho tradotto (oltre che traduzioni piccole e quotidiane) sceneggiature di film , documenti di ditte Petrolifere e non sono cose da poco !


Ecco come mi figuro questo stato con i soldi. C’e’ una ricchezza immensa che si stanno dividendo poche migliaia di persone (parenti di primo grado degli oligarchi). E’ come il deposito di Paperon De Paperoni , la quantita’ di soldi fa tremare le mura del deposito ed ogni tanto una banconota svolazza ed il povero Cristo (come me) la afferra al volo ! Ecco perche’ mi capitano queste occasioni. E tutta la Russia funziona sul singolo affare. Gli stipendi fissi sono piccoli per definizione. Poi se hai di queste entrate costanti , buon per te , se non le hai vuol dire che lo stipendio incide di piu’ di queste entrate occasionali. Ma mancando il buono stipendio fisso e’ difficile pianificare le spese domestiche , le cure e tante altre cose.
L’ instabilita’ e’ padrona e a volte metti in dubbio pure se porti a termine le cure stomatologiche.


Ecco come mi figuro questo stato.


In Russia si e’ tutti imporvvisati imprenditori. Un mio amico (viveva da persona semplice che prima di spendere 1 euro /quantita’ convenzionale/ ci pensa 10 volte) un bel giorno ando’ in uno stabilimento alimentare , come facchino , quindi stipendio di fame. Mi raccontarono che tornava a casa col taxi (da una delle poche fabbriche del centro fino in periferia e’ un bel dispendio di danaro !). Ma qual’ era il trucco ? Manlevavano i prodotti per rivenderli da se’ , “fabbrica Statale connivenza Universale”. Non so che tipo di contabilita’ avessero e se gli conveniva dichiarare meno uscite /leggasi stipendi/ e meno entrate /prodotti alimentari fabbricati/ , ma si vede che questa cosa conveniva anche al Direttore della Fabbrica (forse , il piu’ delle volte , uno stipendiato dallo Stato).


Poi se qui’ si sente cio’ che si dice , non se ne esce piu’ fuori , un amico straniero dice che il petrolio , il popolo , non lo percepisce , e che la ricchezza della middle-class la fanno le ragazze che vanno a lavorare fuori e poi mandano i soldi con la Western Union alle famiglie , soldi freschi non sudati , elettrodomestici (specie Italiani) acquistati , ditte Italiane che propsperano con i loro dipendenti che si danno (stavolta qui’) ai piaceri sfrenati.


Una cosa e’ certa , la Russia e’ un paese pieno di ricchezze (acqua compresa) e Mosca e’ una citta’ piena di soldi , la provincia riversa male , pero’ forse in qualche modo autarchico riusciranno a cavarsela poiche’ tutti sono cresciuti abituati ai problemi.


Non so quando e come e da dove , approdo’ in Russia questa crisi , ma da Aprile ho molto meno lavoro , sia nelle traduzioni (sia scritte che orali) che con i ruolini. In questi casi , si fa come le tartarughe che mettono la capoccia nella loro carcassa ed aspettano tempi migliori.


Intanto pero’ i prezzi aumentano (specie i generi alimentari) , penso che qui’ per vivere serviranno ormai piu’ di 2.000 $ a cranio , ma gli stipendi se aumentano , aumentano con passo molto rallentato., come non bastasse incombe la crisi , quindi molta gente gia’ rimasta senza lavoro (prima qui’ era di moda –specie nei cantieri- non pagare gli stipendi , ora licenziano direttamente).
A proposito di cantieri , un mio amico che ebbe problemi di occupazione (sempre nel settore edile) , oggi l’ho sentito che sta lavorando in un cantiere. La sua voce non era quella di uno che ‘aspetta l’ Anno Mille’. Anche questa e’ una cosa inspiegabile. Qui’ piu’ che in qualsiasi paese Occidentale , puo’ succedere di tutto ed il contrario di tutto.
Nell’ inconscio collettivo di questo popolo fatalista , traspare questo loro quasi apparente cinismo (con se stessi e con gli altri).


La gente in generale aspetta (come nell’ Anno Mille) la fine del mondo.


Io non sarei cosi’ pessimista , io (suggestionato pure dagli effetti psicologici della massa e psicosociologici collaterali della guerra del Caucaso) , mi sento come se stessi ad aspettare che si abbatta sulla mia (e altrui) nuca una brutta guerra nucleare.
Parlo in senso metaforico Non penso sara’ cosi’ , ma la ‘dolce attesa’ e’ di quel tipo.



Pubblicato su DIALETTICA TRA CULTURE Anno III n. 18 - 2008 Dicembre - Direttore Antonio Scatamacchia



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