Cercavi Te Stesso Prefissandoti Nuovi Orizzonti



Ricordi Ancestrali ecco noi due ancora bambini
giocavamo ed ancora ignari dei mali del mondo
la tua casa e la tua famiglia dettero rifugio a me
quand’ io febbricidante isterico venni a casa tua
col pigiama e le ciabatte scappavo dai millepiedi
poi mattinata a cantare ad insegnarci le canzoni
cantavamo e ridevamo - felici di ridere e cantare
amico d’ infanzia mai dimentichero’ questi attimi


Quando crescemmo ridevamo a questo ricordo
gia’ .. crescemmo .. e ne pagammo caro il dazio
tutto ad un tratto prender atto di come sia fatta
questa vita che ci lascia poco spazio alla risata
noi eravamo ancora li’ insieme mio caro amico
entrambi che odiavamo questa societa’ marcia
introverso da sempre non parlavi con il mondo
ma il tuo sguardo beffardo lo conoscevo bene
esprimevi tuo dissenso col Silenzio Assordante
e io condividevo questa tua protesta silenziosa


E comunque eravamo in due comitive diverse
ci conoscevamo tra di noi tutti e quante storie
poi te ed i tuoi amici con le moto partivate via
la nostra cittadella ti e’ sempre rimasta stretta
gia’ allora ti allenavi a fuggire con la tua moto
mari monti laghi dune boschi purche’ lontano
poi ci rivedevam spesso noi due per il chek-in
punto della situazione bollettin di nostri umori
con una Kronenberg Fresca al Coockney Pride
non sempre ottimisti ma poi razionalizzavamo


Se facevo autostop generoso mi portavi a casa
ma mai volta che non mi portassi sino al cancello
e si parlava all’ infinito tante croci crucci ferite
te ne volevi andare te ne volevi proprio andare
la cittadella non la sopportavi proprio che piu’
volevi volare via al Nord avevi questo miraggio
raggiungere una dimensione a Te piu’ consona
Cercavi Te Stesso Prefissandoti Nuovi Orizzonti


Poi - come spesso capita - io partii cambiai vita
cosi’ noi due ci eravamo un poco persi di vista
pero’ i nostri cari amici comuni ci aggiornavan
io pensavo e temevo per la tua rampa di lancio
mia paura che ci fosse qualche tua indecisione
temevo tua Tenacia si’ ti disertasse ma mi sbagliai
e cosi’ ti seppi Finalmente partito verso il Nord
felice per te condivisi col cuore La Tua Vittoria


Poi il resto e’ purtroppo storia dei nostri giorni
una malattia infame ti ha portato via da tutti noi
in un certo senso io promisi a chi ti vuole bene
non pontificare sul tuo supplizio mentre lottavi
le tue foto ultime m’ hanno messo a dura prova
preferisco veder Te con la tua Dyane sulla neve
una di quelle domeniche in cui forse siam felici
e la vita ci restituisce temporaneamente infanti
penso ai Tuoi Nuovi Orizzonti tanto tanto voluti
il tuo volto nel vederli caparbiemente raggiunti
penso al nuovo nucleo familiare che hai creato
la famiglia a cui tuomalgrado togliesti te stesso


Non so ora se Credere o Non Credere all’ Aldila’
Aldila’ come Dio Aldila’ come Morte non importa
ma io vorrei credere e forse ne sono anche certo
che ora mentre ti parlo raccontandoti le mie cose
Tu mi stia ascoltando Tu stia vegliando su di me
Altrimenti ‘sta canzone sarebbe fine a se stessa


Volano i ricordi vola la tua immagine nelle menti
il tuo Cagiva sfrecciante e i tuoi capelli ricci neri
Giacchetto di Jeans Chiaro a Gile’ e la maglietta
e tanta tanta tanta Sete di Liberta’ e di Anarchia
Tuo Comandamento sempre - Vivere come Vuoi
cosi’ lasciavi vivere tutti perche’ Sei Uno Libero


Poesia -dedicata ad un Amico che non c'e' piu' , Paolo Bonome- trasmessa su la radio web : * Rumore Radio *

Durante la Rubrica di Stefano Durante : "Rumori dal Mondo" che va in onda il Giovedi' dalle 22:40 alle 23:59

Nella puntata : " Nel Mondo dei Sogni "

Il Giovedi' 17 Novembre 2011


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