Un Mondo Perfetto



Un mondo perfetto, ove siano latitanti difetti e debolezze e' impossibile oltre che noioso.
Un mondo in cui non avvengono delitti di nessun genere e' una utopia.
Su questo siamo tutti daccordo.
Ma questo mondo ormai fa troppo schifo.


Un conoscente facente parte della setta oltranzista (di rito antico) Cristiana Orotdossa disse (il suo era puro sfoggio aprioristico di una sua versione teologica, per niente collegato all'ordine naturale degli eventi) che il mondo degradera' e tornera' allo stato brado, allorquando il Padre Eterno, si ripigliera' tutto quello che ci ha dato (questa e' la sostanza della sua predizione).


Lo dico subito, il mio Agnosticismo fa si' che io non sia di questa scuola. Il mio possibilismo mi fa pensare ad un Pianeta-Essere Vivente che, per levarsi dei fastidi fisici (e qui' nenache ci sarebbe bisogno delle bombe a neutroni), crei un Apocalisse generale. La cosa non mi addolorerebbe piu' di tanto, dato che -veramente- stiamo degradando.


Il mondo e' pieno di pedofili che fanno passare in secondo piano gli 'ordinari violentatori'. Se si continua su questa piega, la civilta' metabolizzera' i pedofili, i cannibali ed i terroristi che abbiamo visto a Beslan.


Circa il Terrorismo, le stragi di stato esistevano anche da noi negli anni '70 ed esistevano un po' dappertutto, ma non saltavano case e palazzi in questo modo, non crollavano le Torri. Oddio, questo mondo aveva assisitito un po' a tutto mezzo secolo fa', ma il sequestro e l'uccisione di massa dei bambini era sempre stato -in linea di massima- un po' un tabu'.
Le Brigate Rosse erano spietate, determinate ed efferrate per l'omicidio di gente 'predestinata', ma portavan comunque avanti il discorso "Colpirne uno per educarne cento". Quell'uno penso eletto talvolta con criteri 'iniqui' non aveva vita bella (lui e la sua scorta), ma era obiettivo deternminato, gli altri cento potevan comunque continuare la propria vita.
Mi spiego meglio. Sara' l'incoscienza del quindicenne, ma le BR non mettevano in pericolo la mia vita, chiaramente c'era spazio per l'inorridimento.
Oggi e' tutta un'altra cosa. Ogni giorno che esco (o che non esco) di casa, son sempre pronto a vedermi scaduto l'affitto su questa Terra.


Pubblicato su DIALETTICA TRA CULTURE Anno II n. 8 - 2004 Ottobre - Direttore Antonio Scatamacchia


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